Progetto

Fruizione sostenibile, basso impatto ambientale, competitività, il turismo active ha i requisiti evidenziati dai programmi di sviluppo e di ricerca regionali sul turismo sostenibile e competitivo, secondo le indicazioni della Comunicazione della Commissione Europea intitolata 'Agenda per un turismo Europeo sostenibile e competitivo' (COM (2007)0621 - 19-10-2007) e dell'Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile, sottoscritta nel 2015 dai Paesi membri dell’ONU, la quale ha come obiettivo principale quello di far sì che tutto il mondo intraprenda la strada della sostenibilità, a livello sociale, ambientale ed economico, anche attraverso la promozione del “turismo sostenibile, che crei posti di lavoro e promuova la cultura e i prodotti locali”, che trovano nella Strategia Regionale per lo Sviluppo Sostenibile della Regione Sardegna – approvata con la DGR n. 39/56 del 08.10.2021– la risposta concreta e tangibile. Infatti, la Strategia Regionale per lo Sviluppo Sostenibile “(...) individua obiettivi programmatici e meccanismi decisionali per conciliare prosperità e benessere, per integrare la tutela dell’ambiente, l’inclusione sociale, la salute, la crescita personale e collettiva e porli alla base per uno sviluppo economico portatore di benessere diffuso”. In particolare essa individua, per il tema strategico 'Sardegna + Verde' l’obiettivo strategico n. 7 'Realizzare il turismo sostenibile per lo sviluppo socioeconomico e la tutela della cultura e della biodiversità' - e la Linea d’intervento 7.5 'Promozione della Sardegna presso la domanda turistica sostenibile ed ecoturistica nazionale ed internazionale'.


Il Turismo Attivo
Il Turismo Attivo implica un impegno attivo del visitatore e non una mera osservazione del territorio e comprende attività come cicloturismo, trekking, golf escursionismo, canoa, vela, arrampicata, diving, ippoturismo, windsurf, kitesurf, kayak, etc e, rispetto alle forme di turismo più tradizionali, presenta due importanti caratteristiche: una maggiore propensione alla delocalizzazione dei flussi turistici, con un maggiore coinvolgimento di località tradizionalmente meno visitate ed un maggiore tasso di destagionalizzazione, contribuendo in tal modo a favorire la tutela dell’ambiente e qualificandosi quale tipologia di fruizione turistica sostenibile, a basso impatto ambientale.

Il Turismo Attivo rappresenta inoltre a livello mondiale uno tra i segmenti a più alto tasso di crescita, diventando, in alcuni casi, vero e proprio motore di sviluppo per l’economia anche dei territori meno visitati ed il cui fascino si è mantenuto intatto.



BITAS
BITAS si inserisce perfettamente nelle politiche di destagionalizzazione, delocalizzazione, internazionalizzazione e diversificazione dell’offerta turistica della Sardegna, con lo scopo principale di promuovere e potenziare il Turismo Attivo, soprattutto in riferimento a quei Paesi che rappresentano una grossa quota della domanda di questo segmento, quali Germania, Austria, Regno Unito, Spagna, Francia, Danimarca, Svezia, Finlandia e Italia stessa.

L’obiettivo di BITAS è quello di fare rete tra gli operatori turistici, valorizzando il territorio in tutti i suoi aspetti e fornendo ai visitatori, diversi per età, passioni ed interessi, tutte quelle attività legate alla motivazione al viaggio, portando alla creazione di una offerta unica e sostenibile, in grado di attrarre grandi flussi di visitatori anche nei periodi 'di spalla', favorendo lo sviluppo e il consolidamento della cosiddetta 'altra stagione', e promuovendo anche la cultura della sicurezza come leva di attrazione.

A questo scopo, l’Assessorato Regionale del Turismo, Artigianato e Commercio organizza la BITAS dal 23 al 26 marzo ad Alghero e invita alla partecipazione, live o da remoto alla II^ edizione degli Stati Generali del turismo attivo, ai seminari tematici e alla VI^ edizione della Borsa Internazionale del turismo attivo, riservata gli operatori dell’offerta e della domanda turistica e alla stampa di settore.